sabato 5 novembre 2011

La cantastorie Zoe



La cantastorie Zoe

"L'empatia è la risorsa più preziosa al mondo eppure non figura mai nei programmi scolastici nè viene citata dai politici o dagli uomini d'affari." (Simon Baron Cohen)

Una serata magistrale, indimenticabile. Sabato 22 ottobre 2011 nell'intima location del Rifugio del Menestrello, in quel di Capranica in Tuscia, ho partecipato ad un evento indimenticabile: la performance teatralmusicale della Cantastorie Zoe. Eravamo un manipolo di amici, diciamo una dozzina di rappresentanti di due-tre famiglie transgenerazionali - dai bambini, ai nonni passando per i genitori - una platea composta ed emozionata che ha potuto partecipare un evento meraviglioso; una platea intima che è stata coinvolta in tutto quello che accadeva in scena. Le circostanze e le situazioni hanno favorito un'empatia di gruppo. In altri termini possiamo dire di aver assistito ad un "miracolo".

Zoe ha raccontato le sue storie accompagnata e sostenuta dagli interventi musicali e dal  dialogo di un Qualcuno si chiederà: ma cosa c'è di miracoloso in una esibizione teatrale e/o musicale di una Cantastorie e del suo Menestrello? Menestrello dei nostri tempi Matteo. La risposta è semplice: le due persone si sono moltiplicate coinvolgendo la platea alla scena; tutti uniti alla Cantastorie Zoe e al Menestrello. L'energia che si è sprigionata nella rappresentazione era enorme ed è stata percepita da tutti indistintamente: dai bambini ai nonni - passando per la generazione di mezzo, dalla scena alla platea, dagli attori ai spettatori, proprio come fosse un miracolo.

Zoe Rondini, l'autrice del libro Nata Viva - edito da Gruppo Albatros per Il Filo S.r.l., Roma - è un persona speciale e la sua storia, da lei stessa raccontata nel libro e in scena, trasmette gioia, speranza e voglia di vivere nonostante circostanze e situazioni avverse.

Il fatto determinante che ha reso così solare e forte Zoe, si è verificato alla sua nascita: cinque minuti senza respirare; un eternità condenzata in cinque minuti; un tempo che ha trasferito in quel corpicino una energia enorme, incommensurabile; una energia che si sprigiona in una voglia di vivere che non è riscontrabile in tutti noi normo-dotati. I danni provocati nel sistema corpo-cervello sono stati compensati in questa forte volontà di vivere che ben si legge in uno dei manifesti promozionali del libro: Evviva! È Nata Viva! Della zona necrofilizzata del cervello non ce ne tange più di tanto se non nei termini terapeudici e fisioterapici; quel che ci interessa è che, nonostante quei cinque minuti, è viva, è nata viva. Ed eccola Zoe, con la sua grazia unica che ci racconta la sua famiglia, i suoi affetti, le sue esperienze, il suo libro; insomma: la sua storia.

Una forte commozione ho avuto nell'impatto, nel momento dell'avvio della rappresentazione; vederla seduta in scena, sola e trepidante, nell'attesa che il Menestrello desse inizio al racconto orale; bellissima nei suoi segni morfologici, nella sua postura sgangherata, nelle sue smorfie espressive; mi ha commosso vederla e sentirla in quel silenzio di scena che ha aggangiato tutta la mia persona. Al termine ho saputo che proprio quel momento ha commosso tutti segnando così un miracolo di un'ora e mezza; tanto è durato di spettacolo e nessuno voleva che finisse.

La musica e la maestria scenica sicura e accattivante del Menestrello, hanno accompagnato e sostenuto Zoe con notevole sinergia aumentando la magia di uno spettacolo che non potrò mai dimenticare perché non mi è rimasto impresso nella memoria, ma ha inciso la mia anima e il cuore, proprio come l'amore: "anima e core".

Un grazie in particolare alla organizzatrice dell'evento Giuliana, che ha ospitato nel suo B&B - Il Rifugio del Menestrello - questo evento allietandoci dopo lo spettacolo, con uno spuntino di inusitata piacevolezza e godibilità.

È proprio il caso di dire che l'evento è riuscito a far parlare i muti, far vedere ai ciechi, a guarire gli storpi, a far conoscere ai poveri ed ai piccoli che la vita, quella vera, quella che ti riserva questi momenti di felicità, non la troviamo tra ciò che ci propinano nei media, ma la scorgiamo intorno a noi se ci poniamo in ascolto e accogliamo con libertà le persone che sono vicino, senza lasciarci ingannare dagli idoli proposti dai media.
karsaf 24 ott 2011