La cantastorie Zoe
"L'empatia è la
risorsa più preziosa al mondo eppure non figura mai nei programmi scolastici nè
viene citata dai politici o dagli uomini d'affari." (Simon Baron Cohen)
Una serata magistrale,
indimenticabile. Sabato 22 ottobre 2011 nell'intima location del Rifugio del
Menestrello, in quel di Capranica in Tuscia, ho partecipato ad un evento
indimenticabile: la performance teatralmusicale della Cantastorie Zoe. Eravamo
un manipolo di amici, diciamo una dozzina di rappresentanti di due-tre famiglie
transgenerazionali - dai bambini, ai nonni passando per i genitori - una platea
composta ed emozionata che ha potuto partecipare un evento meraviglioso; una
platea intima che è stata coinvolta in tutto quello che accadeva in scena. Le
circostanze e le situazioni hanno favorito un'empatia di gruppo. In altri
termini possiamo dire di aver assistito ad un "miracolo".
Zoe ha raccontato le sue
storie accompagnata e sostenuta dagli interventi musicali e dal dialogo di un Qualcuno si chiederà: ma cosa
c'è di miracoloso in una esibizione teatrale e/o musicale di una Cantastorie e
del suo Menestrello? Menestrello dei nostri tempi Matteo. La risposta è
semplice: le due persone si sono moltiplicate coinvolgendo la platea alla
scena; tutti uniti alla Cantastorie Zoe e al Menestrello. L'energia che si è
sprigionata nella rappresentazione era enorme ed è stata percepita da tutti
indistintamente: dai bambini ai nonni - passando per la generazione di mezzo,
dalla scena alla platea, dagli attori ai spettatori, proprio come fosse un
miracolo.
Zoe Rondini, l'autrice
del libro Nata Viva - edito da Gruppo Albatros per Il Filo S.r.l., Roma - è un persona speciale e
la sua storia, da lei stessa raccontata nel libro e in scena, trasmette gioia,
speranza e voglia di vivere nonostante circostanze e situazioni avverse.
Il fatto determinante che
ha reso così solare e forte Zoe, si è verificato alla sua nascita: cinque
minuti senza respirare; un eternità condenzata in cinque minuti; un tempo che
ha trasferito in quel corpicino una energia enorme, incommensurabile; una
energia che si sprigiona in una voglia di vivere che non è riscontrabile in
tutti noi normo-dotati. I danni provocati nel sistema corpo-cervello sono stati
compensati in questa forte volontà di vivere che ben si legge in uno dei
manifesti promozionali del libro: Evviva! È Nata Viva! Della zona
necrofilizzata del cervello non ce ne tange più di tanto se non nei termini
terapeudici e fisioterapici; quel che ci interessa è che, nonostante quei
cinque minuti, è viva, è nata viva. Ed eccola Zoe, con la sua grazia unica che
ci racconta la sua famiglia, i suoi affetti, le sue esperienze, il suo libro;
insomma: la sua storia.
Una forte commozione ho
avuto nell'impatto, nel momento dell'avvio della rappresentazione; vederla seduta
in scena, sola e trepidante, nell'attesa che il Menestrello desse inizio al
racconto orale; bellissima nei suoi segni morfologici, nella sua postura
sgangherata, nelle sue smorfie espressive; mi ha commosso vederla e sentirla in
quel silenzio di scena che ha aggangiato tutta la mia persona. Al termine ho
saputo che proprio quel momento ha commosso tutti segnando così un miracolo di
un'ora e mezza; tanto è durato di spettacolo e nessuno voleva che finisse.
La musica e la maestria
scenica sicura e accattivante del Menestrello, hanno accompagnato e sostenuto
Zoe con notevole sinergia aumentando la magia di uno spettacolo che non potrò
mai dimenticare perché non mi è rimasto impresso nella memoria, ma ha inciso la
mia anima e il cuore, proprio come l'amore: "anima e core".
Un grazie in particolare
alla organizzatrice dell'evento Giuliana, che ha ospitato nel suo B&B - Il
Rifugio del Menestrello - questo evento allietandoci dopo lo spettacolo, con
uno spuntino di inusitata piacevolezza e godibilità.
È proprio il caso di dire
che l'evento è riuscito a far parlare i muti, far vedere ai ciechi, a guarire
gli storpi, a far conoscere ai poveri ed ai piccoli che la vita, quella vera,
quella che ti riserva questi momenti di felicità, non la troviamo tra ciò che
ci propinano nei media, ma la scorgiamo intorno a noi se ci poniamo in ascolto
e accogliamo con libertà le persone che sono vicino, senza lasciarci ingannare
dagli idoli proposti dai media.
karsaf 24 ott 2011